che fine hanno fatto, i personaggi del libro cuore

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view post Posted on 22/5/2013, 12:09
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tra la ghisolfa e il west

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no, mi è venuta in mente con quella storia del muso di lepre.
provare ad immaginare il destino di quei personaggi cresciuti o invecchiati. naturalmente se qualcuno ha idee sue è pregato di farsi avanti come un sol uomo, o donna.

io inizio dai primi tre

silvia (la sorella di enrico): sposa un ufficiale dei bersaglieri e gli dona quattro figli, tutti sopravvissuti. viene in seguito abbandonata dal marito che, stufo di trovare ogni sera una lettera di rimprovero sul cuscino del letto, decide di fuggire con una sciantosa di napoli. tornerà alla casa paterna, dove vivrà una vita di stenti e di umiliazioni.

il muratorino: finanziato da derossi, fonda un’impresa di costruzioni ma siccome non è capace a mettere su due mattoni dritti, quando il padre muore schiacciato da una trave, la ditta va in rovina, trascinando lui e la famiglia nella più completa miseria. emigra clandestinamente in sudamerica nel 1897.

garrone: mandato “volontario” in abissinia, muore ad adua tentando di portare in salvo, a spalla, il tenente e il capitano del reggimento, che ovviamente sopravvivono. la moglie e i due figli, rimasti a torino senza sostentamento, scivolano nella miseria più nera, dimenticati da tutti. la vedova finirà per prostituirsi, mentre dei figli si perdono le tracce dopo che vengono accolti in una istituzione caritatevole della chiesa.
 
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mysterytour
view post Posted on 22/5/2013, 12:11




mai letto... o forse solo qualche estratto, ma non ne so proprio nulla... (ma non era della generazione precedente????)
 
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view post Posted on 22/5/2013, 12:18
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tra la ghisolfa e il west

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CITAZIONE (mysterytour @ 22/5/2013, 13:11) 
mai letto... o forse solo qualche estratto, ma non ne so proprio nulla... (ma non era della generazione precedente????)

o fortunato mortale! a me lo fecero leggere a scuola in terza elementare, o forse era la quarta: lo choc è stato tale che non l'ho dimenticato mai più, e nemmeno è valso a risollevarmi l'elogio di franti fatto da eco in "diario minimo".
 
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mysterytour
view post Posted on 22/5/2013, 12:28




beh, però a me fecero leggere Piccolo Mondo Antico al Ginnasio..... una merda DOC....
 
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view post Posted on 22/5/2013, 12:37
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tra la ghisolfa e il west

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CITAZIONE (mysterytour @ 22/5/2013, 13:28) 
beh, però a me fecero leggere Piccolo Mondo Antico al Ginnasio..... una merda DOC....

brunetta sdegnoso / del missipipì
non far lo smorfioso / e baciami qui.

2-1 per me.
 
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view post Posted on 22/5/2013, 12:53
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tra la ghisolfa e il west

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ma bando alle ciance, prosegu con le storie. accanto al nome del personaggio metto la descrizione trovata su wiki, per i fortunati che non ricordano

carlo nobis: “il figlio di papà superbo e arrogante”.
dilapida il patrimonio paterno nei tabarin e finisce per fare il pianista-tuttofare in un bordello. non manca però di una certa ricercatezza nel vestire, grazie al guardaroba paterno che fa rivoltare ogni due stagioni. si mostra però generoso con la vedova di garrone, che preleva dalla strada, per farle esercitare la sua professione all’interno del bordello. finirà i suoi giorni all’ospizio dei poveri, solo e dimenticato.

precossi: “il figlio di un fabbro ferraio dapprima alcolizzato e violento, che si disintossica quando scopre che il figlio ha vinto un premio scolastico”
dopo avere lavorato in officina insieme al padre, agli inizi del nuovo secolo trova un lavoro da operaio in una piccola fabbrica di automobili appena fondata da alcuni notabili della città. farà carriera sposando la figlia racchia del capo contabile, e andrà in pensione come capo-reparto. La coppia avrà tre figli, che entreranno come impiegati nella stessa fabbrica, ormai ingranditasi a dismisura. in vecchiaia prenderà la tessera del pnf, convinto dal figlio maggiore al ritorno dalla marcia su roma.
 
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sn0ddi
view post Posted on 22/5/2013, 13:08




... per una volta, sono come Glauco :D ... mai letto.
Era presente nella biblioteca di classe delle elementari, ma ammetto di non averlo mai neppure preso in considerazione.
Però, credo che ora avrei la forza di leggerlo, per cui vado a vedere se se ne trova una versione gratuita online ;)

Intanto, cerco di immaginarmi la trama dai profili mangustiani :)
 
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view post Posted on 22/5/2013, 13:41
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tra la ghisolfa e il west

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CITAZIONE (sn0ddi @ 22/5/2013, 14:08) 
... per una volta, sono come Glauco :D ... mai letto.
Era presente nella biblioteca di classe delle elementari, ma ammetto di non averlo mai neppure preso in considerazione.

e te credo: sono quelle cose che leggi solo con un battipanni puntato alle terga.
 
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fiore de campo
view post Posted on 22/5/2013, 14:14




Ci hanno provato in vari modi.
Me ne hanno regalate 2 versioni differenti, vidi il film di comencini e ne ho l'album Panini dell'epoca, ho visto pure il cartone animato (leggermente più tollerabile) MA MI HA SEMPRE SCASSATO LA UALLERA!!!!

DE AMICIS? PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!

CITAZIONE (sn0ddi @ 22/5/2013, 14:08) 
... per una volta, sono come Glauco :D ... mai letto.
Era presente nella biblioteca di classe delle elementari, ma ammetto di non averlo mai neppure preso in considerazione.
Però, credo che ora avrei la forza di leggerlo, per cui vado a vedere se se ne trova una versione gratuita online ;)

Intanto, cerco di immaginarmi la trama dai profili mangustiani :)

NO. Lassa perde!

Di un retorico, di un deprimente, di un moralistico che di più non si può.
Giuro che ci ho provato, da grande, a sfogliarlo.
Alla 2a pagina mi sono venuti i conati di vomito...
 
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view post Posted on 22/5/2013, 14:30
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tra la ghisolfa e il west

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stardi “piccolo e tozzo: considerato inizialmente duro di comprendonio, supererà le sue difficoltà grazie all'enorme impegno nello studio, che ne farà a fine anno uno dei migliori della classe”.

entra nel corpo dei vigili urbani e, al culmine di una carriera napoleonica, dopo 10 anni diventa appuntato.
ottuso e inflessibile, ha il compito di verificare i pesi e le misure al mercato ortofrutticolo. nel corso dei mesi invernali finisce più volte nel po in seguito ad “incidenti” accaduti tra il lusco e il brusco, normalmente in coincidenza con contravvenzioni piuttosto salate da lui emesse nei confronti di qualche commerciante un po’ troppo disinvolto. caparbiamente riesce sempre a tornare a riva, spesso e volentieri un po’ ammaccato per i prodromi del tuffo.
richiamato più volte dai suoi superiori ad una maggiore tolleranza, viene finalmente espulso dal corpo in seguito all’accusa di essersi intrattenuto pubblicamente con la vedova garrone, notoria prostituta. inutilmente il povero appuntato sardi aveva tentato di difendersi asserendo che voleva solo donare qualche indumento smesso alla disgraziata, che ancora batteva il marciapiede.
da lì in poi intraprende una battaglia legale per il riconoscimento della falsità dell’accusa e la riammissione al corpo, ma uscirà sconfitto e ridicolizzato in ogni grado di giudizio. oppresso dall’ingiustizia umana e dalle parcelle degli avvocati, cade vittima dell’alcolismo e infine si suicida gettandosi nel po dal ponte vittorio emanuele primo.
 
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view post Posted on 22/5/2013, 14:46
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io ;)

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il fiorentino Giulio, ripreso con gran lena il suo ritmo di studio e lasciate le carte a suo padre, riuscì a diplomarsi in tempi strettissimi

trovò subito lavoro in un piccolo giornale di provincia dove si fece notare per la penna appuntita e salace.
Animato dalla passione giovanilè tentò poi di sfondare andandose a Milano dove trovò lavoro, sempre in un giornale, come correttore di bozze

la sua capacità di scrittura non passò inosservata e presto la sua carriera decollò, carriera defilata vista la sua tendenza a scrivere di cose culturali che, si sa, in italia han sempre minore riscontro di una partita di pallone....
poi sono tempi un po' strani quelli che vive, una guerra e poi un regime e di nuovo una guerra....

intanto però a parigi nel 1934 incontrò un altro più giovane giornalista, toscano come lui, della provincia fiorentina come lui, arguto e con una prosa secca e asciutta che certo tanto era diversa dallo stile ampolloso e roboante dell'epoca

diventarono amici giulio e idro....

PS io lo lessi e lo rilessi cuore (per libera scelta) e mi piacque un sacco
quante lacrime :cry:

Edited by difra64 - 22/5/2013, 15:52
 
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mysterytour
view post Posted on 22/5/2013, 14:51




CITAZIONE (difra64 @ 22/5/2013, 15:46) 
PS io lo lessi e lo rilessi cuore (per libera scelta) e mi piacque un sacco
quante lacrime :cry:

donna di cuore, e non solo di gamba!
 
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view post Posted on 22/5/2013, 14:53
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io ;)

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CITAZIONE (mysterytour @ 22/5/2013, 15:51) 
CITAZIONE (difra64 @ 22/5/2013, 15:46) 
PS io lo lessi e lo rilessi cuore (per libera scelta) e mi piacque un sacco
quante lacrime :cry:

donna di cuore, e non solo di gamba!

anche troppo di cuore, penso, a volte ^_^ :angry:

cioè al momento cuore l'abbiamo letto solo rikki, marco ed io?
rikki costretto.. io volontariamente e .. marco?
 
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Frankie&Johnny
view post Posted on 23/5/2013, 08:16




Enrico Bottini, devastato dai cinque anni col maestro Perboni, un sadico che godeva nel terrorizzare i bambini e finì i suoi giorni in un manicomio crimilnale dove alcuni reduci della 3° guerra d'indipendenza lo sodomizzavano quotidianamente al grido "guarda un po' se vedi il nemico! Questo è per la piccola vedetta lombarda!" e via di seguito, ne ricavò un tremendo esaurimento nervoso che lo portò ad avvicinarsi agli stupefacenti, Iniziò con laudano e assenzio, come voleva la moda del periodo e proseguì colla morfina. Fu arrestato mentre era intento ad organizzare un attentato per ammazzare il Re. Mentre lo portavano via gridò "Un galantuomo? Maddechè? Se s'è fatto più servette lui di quello che verrà fra un secolo!" (pare che l'abuso di sostanze gli avesse attribuito capacità divinatorie"
 
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view post Posted on 23/5/2013, 10:42
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nelli “il piccolo gobbo”.
inabile al lavoro e vittima di scherzi pesanti a causa della deformità fisica, subito dopo la scuola elementare si dedica alla vendita di biglietti della lotteria, almanacchi, fiammiferi, violette di parma e cianfrusaglie varie, alle dipendenze di sfruttatori che trattengono per loro la maggior parte dei guadagni e lo bastonano senza pietà quando non raggiunge gli obiettivi prefissati.

capita che il gobbino sia inviato a smerciare davanti al cimitero, e in quelle circostanze incontra sempre carlo nobis, che chiama ancora “eccellenza”, unico a farlo in tutta torino. il nobis, che colà si reca quotidianamente per trafugare da qualche corona un fiore fresco da appuntare all’occhiello della giacca, nutre per il gobbino una certa benevolenza, insospettabile ai tempi della scuola. compra sempre qualcosa, sentenziando che “noblesse oblige”, e gli accarezza la gobba dicendo di essere l’unico autorizzato per antica frequentazione. e ne è talmente convinto che una volta sfidò a duello un carrettiere che aveva osato toccare la gobba del nelli, ricavandone un occhio nero e un “vatla pié an tal cul, cupio!”

a trent’anni il povero nelli, sempre più curvo e minato dalla tisi, lasciò definitivamente questa valle di lacrime. al cimitero solo carlo nobis che comunque gli rimediò un cuscino di fiori, preso in prestito da un defunto più importante.
 
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