il fiorentino Giulio, ripreso con gran lena il suo ritmo di studio e lasciate le carte a suo padre, riuscì a diplomarsi in tempi strettissimi
trovò subito lavoro in un piccolo giornale di provincia dove si fece notare per la penna appuntita e salace.
Animato dalla passione giovanilè tentò poi di sfondare andandose a Milano dove trovò lavoro, sempre in un giornale, come correttore di bozze
la sua capacità di scrittura non passò inosservata e presto la sua carriera decollò, carriera defilata vista la sua tendenza a scrivere di cose culturali che, si sa, in italia han sempre minore riscontro di una partita di pallone....
poi sono tempi un po' strani quelli che vive, una guerra e poi un regime e di nuovo una guerra....
intanto però a parigi nel 1934 incontrò un altro più giovane giornalista, toscano come lui, della provincia fiorentina come lui, arguto e con una prosa secca e asciutta che certo tanto era diversa dallo stile ampolloso e roboante dell'epoca
diventarono amici giulio e idro....
PS io lo lessi e lo rilessi cuore (per libera scelta) e mi piacque un sacco
quante lacrime
Edited by difra64 - 22/5/2013, 15:52